E’ passato un anno e va sempre peggio.
Per tirarci (e, speriamo anche, per tirarvi) su il morale siamo giunti al quarto appuntamento con il risveglio clanDestino.
Nell’ambito delle attività culturali di cui ci siamo sempre occupati, la PRESENZA è sempre stato un nostro punto fermo. Alla PRESENZA è inscindibilmente legato il coinvolgimento dei CINQUE SENSI.
Via libera ai pensieri.
4 “… COMUNQUE I SENSI NON SONO CINQUE …
Eggià, sembrava troppo facile, eh?
E invece no!
Accanto ai cinque tradizionali sensi ce ne sono altri.
Ma procediamo con calma.
La tradizione vuole che i sensi vengano presentati in quest’ordine. E non a caso.
VISTA. È un senso che usiamo molto: pare che la nostra società si basi per più dell’80% su messaggi di tipo visivo. Quindi lockdown o no, confino o meno, distanziamento e coprifuoco vari non ci impediranno di usare la vista. Occhio.
UDITO. Anche questo senso è ben rappresentato nella nostra società a responsabilità limitata. Si pensi a quanta parte della nostra vita ospita radio, musica, voci e messaggi di tipo acustico. Cellulari e smartphone non sono ancora stati né regolamentati né banditi da nessun DPCM. Per fortuna?
TATTO. Su questo fronte abbiamo perso parecchio. Niente più strette di mano né pacche sulle spalle, ormai. I contatti fisici si limitano all’ambito famigliare. Almeno fino a che non sarà regolamentato anche quello. Chissà quanto dovremo aspettare ancora?
OLFATTO. Diciamoci la verità. Ci accorgiamo di avere un naso spesso solamente quando ci troviamo nei pressi di un’ascella sudata, o quando andiamo a comprare del pesce, oppure nei parchi dopo la sosta di un cagnolino. Credo che nessuno abbia nulla da dire riguardo ai benefici che le attuali restrizioni hanno apportato relativamente alle intrusioni di questo senso quantomai importuno.
GUSTO. Italia, il belpaese dove c’è la migliore cucina! Quale patria migliore per il gusto? È vero, entra in gioco solamente quando mangiamo. Però gioca un ruolo enorme e durante il lockdown lo abbiamo riscoperto alla grande, quando in casa si può solo più cucinare e mangiare.
Bene. Questo è quanto la maggior parte della gente sa.
Ma il quadro sarebbe incompleto se non si citasse quello che i fisiologi chiamano “propriocezione”, vale a dire tutta quella serie di informazioni che provengono dal nostro corpo. Per esempio, io so benissimo se sono in piedi, oppure seduto, oppure coricato a pancia in su, se ho allungato il braccio destro oppure piegato la gamba sinistra o ancora girato la testa a destra. Sento se ho mal di testa, fame oppure sete. Tutte queste informazioni sono più o meno facilmente leggibili a seconda del rapporto che si ha col proprio corpo.
Infine, ma non ultimo, esiste un sesto senso, che non è familiare a molti, ma esiste. È quello che fa parlare di veggenti, di sensitivi, di persone che prevedono il futuro, capaci di comunicare con l’aldilà, di entrare in contatto con altre dimensioni, insomma tutte quelle cose che la maggior parte di noi ha appreso leggendo Dylan Dog.
E dunque? Dunque la proposta del clanDestino è molto semplice.
Vogliamo dire basta alle lamentele sulla situazione.
Smettiamola di protestare contro le restrizioni imposte dai governi.
Finiamola di recriminare e di dare la colpa a questo o a quell’altro.
Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare.
Il clanDestino si sta attrezzando per proporre a tutti corsi, rigorosamente online e quindi massimamente sicuri, proprio per sviluppare, allenare e mantenere questi nuovi sensi.
Sconti per i soci!
Offerte speciali per famiglie e gruppi!
Affrettatevi!
Solo più pochi posti disponibili!
Scusate. Ci siamo fatti prendere la mano.
In conclusione, sempre parlando di sensi, cinque meno tre fa due, ma due più due fa quattro.
O no?”